mercoledì 30 ottobre 2013

...Olio con sapiente arte spremuto, dal puro frutto degli annosi olivi...

Ed eccoci di nuovo qui come ogni anno per la raccolta delle olive.
La temperatura è ancora mite e le giornate, anche se più corte, abbastanza luminose.
I nostri ulivi, con alberi anche secolari, sono tutti lì, pieni di olive in attesa di essere raccolte.
Questo è un anno abbastanza abbondante e molti dei fiori spuntati in primavera sono fortunatamente diventati frutto.

Noi per la raccolta usiamo gli abbacchiatori ad aria compressa, dei bracci in alluminio con cui riusciamo a raggiungere anche 5 mt da terra, senza utilizzo di scale quindi in piena sicurezza.
In cima al braccio due grossi rastrelli che vibrano aprendosi e chiudendosi.
Lorenzo, invece, si diverte a raccogliere a mano le olive più basse.

Prima di iniziare, abbiamo posizionato grandi teli verdi sul terreno, indispensabili per recuperare tutte le olive che cadono....ovviamente dobbiamo fare molta attenzione a non calpestarle.

Quando sugli alberi non c'è più un frutto, alziamo le reti tutti insieme e facciamo rotolare le olive fino alle cassette, facendo molta attenzione a non perderne neanche una.
Raccolta una fila di alberi, si passa alla successiva, trascinando i teli lunghi e pesanti, per poi stenderli sotto i nuovi ulivi

Alla fine della giornata tutte le olive vengono portate al frantoio.
Nel periodo della raccolta i frantoi diventano luoghi veramente suggestivi....al loro interno si conclude un ciclo agrario pieno di soddisfazione per qualsiasi coltivatore, il ciclo dell’olio di oliva.
E allora appaiono come un brulicare di gente che chiacchiera e discute del tempo, delle olive e del rendimento della frangitura nel mezzo del frastuono di tramogge e presse, e nell'odore forte delle olive che, per l’attesa, iniziano a macerarsi




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